Mostra temporanea “Le vie dell’aria”
La storia di Aldo Anesini
"Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo, perché là è stato e là vuole tornare".
Leonardo Da Vinci
Aldo Anesini nato il 12 maggio 1895 ad Arzignano, studia alla regia scuola mineraria di Agordo. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, viene arruolato nel 5° reggimento genio minatori di Torino.
Successivamente viene trasferito alla scuola di Cameri, dove nell’aprile 1916 ottiene la nomina di pilota militare.
1° agosto 1916 viene dichiarato “Combat Readiness” e dunque assegnato alla 45° squadriglia aeroplani. Tuttavia i tempi cambiano e cambiano anche le tecnologie, perciò, è necessario migliorare le dotazioni dei piloti creando vere e proprie squadriglie da caccia per far fronte all’incalzare del nemico. Si scelgono, dunque, i piloti da caccia selezionandoli tra quelli che si occupavano della ricognizione. È proprio in quel momento, nel 1917 che Aldo Anesini viene trasferito alla 75° squadriglia caccia, addetta alla difesa del cielo di Verona e anche al controllo dei nostri fronti del Pasubio e di Asiago.
Ecco cosa scriveva in una lettera alla mamma, a proposito del suo battesimo del fuoco:
"Cara Mamma ...
ebbi il primo combattimento aereo sul Col Santo. L'avversario quantunque avesse un velivolo veloce come il mio e fosse armato con due mitragliatrici, abbandonò vilmente la lotta, forse toccato da qualcuna delle 70 pallottole che gli mandai in regalo"
Il Sottotenente Anesini rimane in forza alla squadriglia dal giugno all’ottobre del 1917 eseguendo voli di crociera, caccia e scorta ai nostri ricognitori a quote molto elevate che a volte arrivavano anche oltre i 5.000 metri.
Verso la fine del 1917 Aldo viene trasferito alla 71° squadriglia caccia, la quale si occupa del cielo di Vicenza e dell’Altopiano di Asiago con base su campo di volo di Villaverla. Poco dopo avviene il tragico sfondamento di Caporetto: conseguentemente, il pilota viene trasferito a Campoformido come caposezione di quattro caccia che avevano il compito di limitare l’avanzata austro-tedesca.
Successivamente fa rientro e viene destinato al nuovo campo di volo di Sovizzo, dove ancora si occuperà della difesa dei fronti dell’Altopiano e del Pasubio.
Nel gennaio 1918 Aldo viene promosso Tenente e il 1° marzo 1918 subentrerà al Capitano Natale Palli, impegnato altrove.
Il 10 maggio 1918 la squadriglia si sposta a Castelgomberto, qui i mezzi sono impiegati nel rispondere ai svariati tentativi di sfondamento da parte delle truppe austro-ungariche.
Il 16 ottobre 1918 la 71° squadriglia viene trasferita sul campo di Gazzo Padovano per preparare il supporto aereo allo sfondamento di Vittorio Veneto. Una parte della squadriglia, però, rimane a Castelgomberto al comando del Tenente Aldo Anesini, che continuerà nella sua mansione di difesa dei fronti del Pasubio e dell’Altopiano. Aldo conterà 103 voli con la 71° squadriglia. Viene decorato con la medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Il Tenente morirà nel giungo del 1928 per le conseguenze dell’ipossia polmonare, derivata dai moltissimi voli e permanenze ad altezze troppo elevate. Aldo è uno dei piloti dei quali al Museo si conservano i cimeli, che ora sono esposti nella mostra “Le vie dell’aria”.
Vi aspettiamo al Museo Lunedi, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9:00 alle 12:00!